Parte della relazione di Veltroni al Lingotto 2 a Torino è stata travisata dalla stampa, che si aspettava scintille e polemiche casalinghe, più facili da interpretare e resocontare, forse. Hanno ragione alcuni settori attenti ai diritti e alla laicità come Mancuso a dire che su questo nell’appuntamento di Modem è rimasta un’ombra. Ma è bene ricordarsi dell’intervento di Chiamparino. E dell’accettazione di Fioroni della regola dell’orientamento prevalente in queste materie. Modem si comporterà con libertà reciproca e dialogo su questi temi, su cui a nessuno deve essere consentito il diritto di veto. E’ sul tema della gestione delle primarie che Veltroni si è incagliato. Qui ha sbagliato per omissione o calcolo. Bene la presenza di Bersani. Anche se sorprende che rispetto a quanto accaduto nell’ultima direzione Bersani dica che non c’è nessuna differenza di clima. Eppure si voleva estromettere Modem dagli in carichi di Partito!!!! Comunque, a parte tali questioni, niente di peggio della latente schizofrenia ai piani alti del centro-sinistra italiano che non risparmia nemmeno il Gotha del Pd. Speriamo che una nuova consapevolezza e leadership possano finalmente fare oscillare i desolanti sondaggi di Mannheimer che ogni settimana ci dicono che Berlusconi è in delcino. Ma non vi corrisponde una crescente offerta di governo del centro sinistra. Importante l’elemento presente alla convention di Modem i rottura verso le politiche economiche dell’attuale segreteria del Pd. Ecco i temi: debito pubblico, riforma del lavoro…Tutti presenti nella nostra controfinanziaria al Senato. Il commenti de Il sole 24 ore hanno colto bene il punto. Non gli altri quotidiani, però.