Ieri sera – Nell'affanno e nella confusione di questi giorni il Gruppo senatoriale del Pd ha trovato qualche ora per adeguare il proprio regolamento e completare i propri organismi dirigenti. Attualmente siamo 114 senatori con un Ufficio di Presidenza di 10, 3 del coordinamento di Tesoreria, sedici Capi gruppo, senza contare i vice Presidenti di Commissione. Ho tentato di fermare la spinta inerziale burocratica e correntizia di rinominare, come niente fosse, un Direttivo accresciuto da 12 a 15, e ho proposto una struttura alternativa di governo del Gruppo: aggiungere alla Presidenza, già eletta secondo il pluralismo congressuale, solo il nuovo strumento della Conferenza dei Capigruppo di commissione, di pari dignità, che sarebbe stato il luogo più titolate per fronteggiare, in contemporanea su tutti i settori, l'azione del governo. Così avremmo fatto agire, su tutti i settori, le contro-proposte del Pd. Eravamo presenti in 77, soglia minima del numero legale, il mio emendamento ha avuto 19 voti a favore e 6 astenuti. Non è passato, ma è andata bene. Prevedo che nelle prossime settimane ci sarà il solito formicolio di riunioni e sottoriunioni per arrivare al voto di 15 senatori del tutto inutili e superflui.
Stamani – Qualcosa non funziona nella programmazione del Senato se questa mattina l'Aula è sconvocata e non c'è nulla da discutere. Così ho più tempo, finalmente, per partecipare all'audizione dell'Amministratore delegato dell'Eni Scaroni sulle bonifiche che l'Eni sta facendo nei siti nazionali che le sono stati affidati. Sono stupita della giovane età dei presidenti delle società – ad esempio SAIPEM – che concretamente svolgono questi incarichi. Il nodo fondamentale è Gela, il nostro incarico in Commissione bicamerale sulle eco-mafie non è tanto di discutere di temi ambientali, quanto dei problemi connessi a infiltrazioni mafiose nelle attività economiche. Ci sono grandi problemi coi trasportatori e con le gare d'appalto. I giovani dirigenti usano un pacato linguaggio giuridico, Scaroni, che sembra onestamente il Re Sole, minimizza e parla dei trionfali destini dell'Eni. Oggi pomeriggio sarà dedicato all'incontro con i vertici dell'Arma dei Carabinieri e alla visita della caserma romana Salvo D'Acquisto.