Nella seduta antimeridiana del 13 settembre il Senato aveva approvato le mozioni n. 61, della senatrice Allegrini (AN) e di altre senatrici, e n. 136, della senatrice Vittoria Franco (Ulivo) e di altri senatori, le quali, sollecitando la piena realizzazione dei progetti ispirati dalla modifica apportata all’articolo 51 della Costituzione sulle pari opportunità e volti alla valorizzazione ed al riconoscimento del ruolo femminile nella società, affrontano il problema dell’immagine della donna offerta nell’ambito dei media e la marginale presenza femminile nelle posizioni apicali del sistema radiotelevisivo pubblico. Le mozioni sollecitano iniziative volte a superare l’immagine stereotipata che caratterizza la presenza televisiva della donna e a divulgarne invece il contributo in campo culturale, artistico, scientifico e politico, nonché a promuovere l’acquisizione da parte delle donne di poteri e responsabilità nel settore radiotelevisivo. Nella replica all’illustrazione delle prime presentatrici, il sottosegretario di Stato per le comunicazioni Calò ha accolto le mozioni e sottolineato l’impegno profuso dal Governo nel senso indicato dalle stesse, ricordando gli specifici indirizzi introdotti nel nuovo contratto di servizio con la RAI ed i possibili effetti dell’approvazione del ddl di riforma dell’ente pubblico radiotelevisivo. Hanno sostenuto le mozioni a nome dei rispettivi Gruppi le senatrici Negri (Aut), Pellegatta (Verdi-Com), Pisa (SDSE), Capelli (RC) e Bonfrisco (FI) ed il senatore Malan (FI).