Se l’8 Marzo è rito, si ricordi che il rito è necessario.
Se l’8 Marzo è memoria, si ricordi che la memoria costruisce il futuro.
Ogni processo culturale o politico ha bisogno del suo battesimo.
Insieme al 1 Maggio, l’8 Marzo parla in tutto il mondo, ad ogni latitudine, della libertà femminile come superamento dei ruoli sessuali e patriarcali, del diritto di noi donne di esistere come persone, con i nostri percorsi, anche individuali, le nostre molteplici scelte.
La mia amica Barbara Pollastrini amava sempre citare una affermazione (non mi ricordo di chi) che “quella delle donne è l’unica rivoluzione entrata a testa alta nella Storia”.
Ne andiamo orgogliose.