Il grande olmo sradicato dalla tempesta di vento di 2 giorni fa giace transennato nel fondo dei giardini di Vittorio.
Una coppia di anziani, mentre noi soliti 3 volantiniamo le schede elettorali, ci dice che da tempo avevano segnalato che le radici erano tutte in superficie, e la pianta pericolosamente inclinata.
Se il vento fosse venuto di pomeriggio, i rischi erano grandi.
Sono molto colpita, anche emotivamente
dalla delusione delle persone anziane, che in fondo al quartiere e al Comune chiedono poco: giardini ben tenuti, strade pulite dalle deiezioni dei cani..
Una combattiva signora che si definisce di sinistra, come tutti quelli del suo condominio, mi dice del degrado verso Via Ventimiglia e Via Barbaresco, con cabine telefoniche ridotte a latrine pubbliche e delle sue innumerevoli denunce ai vigili..
Mai nulla di fatto.
Chissà se è tutto vero… ma questo è lo spirito pubblico… siete tutti uguali.. non cambia niente.
E così i problemi del comune si intrecciano a quelli nazionali, in questo scorcio finale della campagna elettorale..
Molto faticoso, ma la nostra piccola squadra non ha mollato.
Peccato che il candidato al maggioritario non abbia battuto questa parte del suo grande collegio, privilegiando le più scontate zone del Centro….
La democrazia maggioritaria esige un rapporto di conoscenza e di fiducia tra l’eletto e i cittadini.
Niente è scontato, niente è regalato.