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No a troppe liste apparentate al Congresso

E' in corso un arruolamento bipolare che scoraggia gli altri candidati. Contro il partito correntizio e mediatico usiamo l'albo degli elettori previsto dallo Statuto. Non soffia davvero alcuno spirito liberale sul congresso del Pd . Diversamente da tutti i partiti europei, qui, sin dalla prima fase, quella che definisce i delegati alla Convenzione nazionale prima delle primarie, da noi è in corso un ruvido arruolamento 'bipolare' che scoraggia ogni ulteriore candidatura, considerata un terzo incomodo verso la conta all'ultimo delegato ". Lo dice la senatrice Magda Negri a proposito del dibattito congressuale del Pd.

I registi confezionano i format, i generali stringono patti, i caporali garantiscono la produttività dei medesimi sul territorio. Torna così il fantasma  che già azzoppò il Pd al suo nascere nell'Assemblea costituente. Il pluralismo compresso o il posizionamento di gruppi si 'sfoga' (diciamo così) nella moltiplicazione delle liste apparentate ai segretari, in simultanea, segretari regionali e nazionali. Questo avviene dall'ultimo circolo ai collegi, alle convenzioni provinciali, regionali e  nazionale perché il regolamento generosamente lo consente. 

Ma lo consente, solo  a discrezione dei segretari candidati. Così le tante voci e le tante liste rischieranno di sovrastare il messaggio politico centrale, e il secondo tempo del Pd sarà uguale al primo: partito correntizio e patrizio nel suo hardcore, presenzialistico e mediatico nella leadership. Mi sembra giusto chiedere ai vari candidati che convengano fra di loro di accettare un numero ridottissimo di liste apparentate (meglio se solo una) e di usare invece a piene mani dell'articolo 11 comma 1 del regolamento (diritto e modalità di voto alle primarie).

Prima di esprimere il voto ci si dichiara e si sottoscrive la richiesta di registrazione nell'albo degli elettori e delle elettrici del Pd. Facciamo vivere questo albo, facciamo quello che non siamo riusciti a fare con i tre milioni che votarono nel 2007. Nello Statuto e nel Regolamento congressuale c'è ogni spazio di libertà e di rigore. Scansiamo le trappole, cogliamo l'occasione.

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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO