Commenti un po’ sballati circolano sulla nuova Segreteria Pd.

Molti sconosciuti, neoarrrivati al Pd, altri affermati dirigenti, deleghe diseguali.

Affari istituzionali e Pnrr, se nelle mani giuste, valgono metà Segreteria.

Non mi preoccupa il numero.

Da decenni, almeno da D’Alema in poi, la Segreteria è uno staff del Segretario.

Conta la linea strategica, che Elly cercherà di interpretare nel più mediatico e personalistico dei modi.

Quindi il partito grande e plurale, che tira qualche volta un po’ di qua e un po’ di la, ha ora un esclusivo obiettivo: costruire in 4 anni un aggregato di sinistra di governo per rimandare all’opposizione la destra che oggi ci governa, che è in evoluzione e allargamento, che punta a un primo goal strategico alle europee.

Ogni politica, anche la più nuova, va tarata in questo senso.

Allargare il consenso, per ritornare utilmente al governo.

Tutto il resto è folklore, propaganda, personalismi inutili.

Noia, per dirla come Califano.