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Non dimentichiamoci delle riforme istituzionali

By 22/08/2018Attualità
Tanta acqua è passata sotto i ponti, particolarmente la sconfitta referendaria che rafforzava la figura del Premier e aboliv a una Camera, nella sostanza.
Il problema delle riforme istituzionali non può morire nel gorgo del proporzionalismo e dello status quo.
Leggo sui giornali che Giorgetti si pone lo stesso problema, rilancia il tema delle elezioni dirette del Presidente della Repubblica e della riduzione del numero dei parlamentari insieme all’abolizione di una Camera.
Però le parole di Giorgetti sono cariche di antiparlamentarismo, e quindi restringono la prospettiva.
Ceccanti e altri hanno riproposto la questione in modo più equilibrato.
Anche chi aveva notato “No” si era, come D’Alema, riproposto di affrontare la questione nella nuova legislatura.
Vedremo se ci sono ancora uomini e donne d’onore.
 
…Riflessioni rispetto questo mio post di esattamente due anni fa che mi ha riproposto Facebook…!
 
Considero queste due interviste a Parisi e Morando di valore strategico perché richiamano le radici antiche e il pensiero collettivo sulla strategia delle riforme istituzionali ed economiche che ha caratterizzato il meglio del Centro Sinistra in questi anni. Per continuare c’è bisogno non di “rottamatori” ma di “saldatori”perché senza un movimento di opinione e un partito convinto non si faranno passi avanti.
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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO