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Non si possono regolare i conflitti solo con la forza e la morte

By 03/04/2022Attualità
Nella piccola chiesetta – retta da un prete polacco – proprio dietro casa mia qui a Dubbione, suonano le campane.
E’ Domenica, una ennesima Domenica di guerra.
Si parla di fase 2, che sarà ancora più sanguinosa, concentrata nel Sud Est del Paese.
L’ esercito ucraino è stato potentemente armato dagli Usa, in questi anni, e possono resistere con coraggio e successo.
Ora arriveranno per la prima volta nuovi carri armati.
Anche Berlino partecipa generosamente.
Gli ucraini pensano di poter liberare tutto il territorio.
Putin deve poter esibire qualche vittoria, Biden ha interesse a continuare la guerra per logorare strategicamente la Russia.
L’ Ucraina è campo di battaglia di una guerra più vasta e profonda, duratura, per cambiare l’ ordine di potenza fra blocchi di Stati e di civiltà.
Pessima situazione.
Seguo con grande pena tutte le notizie.
Cerco segnali di compromesso o almeno sospensione delle armi e delle stragi.
Ha ragione il Papa, ma il suo messaggio metastorico cala su una umanità primitiva e brutale che, come all’alba dei tempi, regola i suoi conflitti solo con la forza e la morte.
 
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MAGDA NEGRI

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