Diamo inizio oggi a una rubrica sul e intorno al Partito democratico, con cui si vuole sottolineare e ricordare che il dibattito sul futuro soggetto politico ispirato all’esperienza originaria dell’Ulivo non si esaurisce “autoreferenzialmente” nel dibattito interno ai Ds e Dl, ai loro congressi e alle loro mozioni. Segnalazioni e contributi saranno vitali per rappresentare la ricchezza e l'articolazione di idee generata dalla riflessione e dall'eleborazione politica sul processo di costruzione del futuro Partito democratico.
Il Gruppo dei 26
Oltre alla mozione Fassino, interessante è la posizione sul Pd dei diessini di area Cofferatiana coordinati da Walter Vitali. Molti di loro al congresso di Pesaro stavano nel correntone e a Roma si erano astenuti. Ora hanno presentato un documento favorevole alla costruzione del Pd dal titolo significativo: “Pd non “se”, ma come”. “Il nuovo soggetto – sostengono – non è l’alternativa moderata alla sinistra, è la sinistra del nuovo secolo. L’operazione non si limita alla sommatoria Ds-Dl. Bisogna allargare alle ispirazioni riformiste e radicali”. A firmare il documento sono gli esponenti del Gruppo dei 26, da Melandri, a Pennacchi, a molti della Cgil, a intellettuali non iscritti ai Ds come Messori. Auspicano un’iniziativa convergente di tutti i gruppi favorevoli al Pd, non del tutto soddisfatti delle modalità di partenza di questo progetto.
Torino – Incontro con le associazioni Uliviste- 2 febbraio 2007
L'On.Mauro Marino della Margherita ed io incontriamo nella sede di LibertàEguale, in via san Pio V a Torino, le associazioni Uliviste, per dare fiato al movimento di idee e di iniziative che prepara i congressi. Ci aggiorniamo al sabato successivo, in attesa che sia reso pubblico il manifesto del Pd dei 12 saggi.
Sempre nella sede torinese di LibertàEguale è stato fissato per il 27 febbraio sera un incontro con gli intellettuali piemontesi che sostengono il progetto del Pd.