La sostanza resta immutata: una vasta maggioranza istituzionale, in primis Berlusconi, con cui ci siamo impegnati a fare le riforme istituzionali e elettorale, la risicata maggioranza che Renzi eredita dal governo Letta, i vincoli di economia internazionale e l’urgenza di fare grandi e significative riforme in pochi mesi.
Io sono tra quelli che ritenevano che sarebbe stato meglio fare un Letta bis – o un governo ponte – che facesse la riforma elettorale e poi andare a conquistare il governo con vere libere elezioni, con una maggioranza vera.
Sarà molto difficile passare un anno, due o più con chi, come Alfano, si appresta ad allearsi col centrodestra per la battaglia finale.
Comunque, così ha deciso la direzione, secondo me sbagliando. Speriamo di mettere tutte le energie intellettuali e operative per migliorare la situazione del paese.