Questo modesto tratto di scala.. moltiplicato per 5, costituisce la passeggiatina notturna che Bart vuole fare, rigorosamente accompagnato da me, quasi tutte le notti.
Ad orari alterni.. possono essere le 23, oppure l’una o le due o le quattro dell’alba seguente.
Nessun umano può resistere ai miagolii che esigono il giretto con badante (io).
Ma negli ultimi mesi si era determinata una certa novità.
Arrivato a questo pianerottolo e a questo zerbino, Bart incominciava a rotolare gioioso, ad annusare ogni spiraglio etc.
E non si schiodava
Per fortuna non urlava.
Avevo capito.. forse.
Dopo la morte dei miei cari vicini originari da Rovigo (praticamente 40 anni passati insieme) il piccolo e grazioso appartamento è stato occupato dal nipote e dalla sua compagna.
Bellissima giovane coppia con un vecchio cagnolino.
“È malato”, mi avevano detto.
Quasi non lo si sentiva e usciva poco.
Ho fatto in tempo a vederlo poche volte.
Bart forse mai.
Ma l’aveva sentito.
Proprio ieri mi hanno detto che il cagnolino non c’è più.
Troppo vecchio e malato di cuore.. non riusciva più a respirare.
Anche io invecchio e mi commuovo per un cagnolino quasi sconosciuto che per pochi mesi era venuto ad abitare vicino a noi.
Il suo odore a poco a poco svanirà dallo zerbino e chissà se Bart si fermerà ancora davanti a quella porta..