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Oggi si è aperto il Salone del Libro: il pensiero di Dunia Astrologo

By 15/10/2021Attualità
Dunia Astrologo è un’artista della comunicazione politica. Pubblico volentieri questo suo post illuminista e illuminato sul futuro possibile e incipiente della nostra cara città. Ieri ero appunto nel pomeriggio a volantinare per Lo Russo con il mio amico Giuseppe Franco Riccio, ragazzi del ’68. Il neoconsiglere Catanzaro era lì dalla mattina con quattro meravigliosi ragazzi a “tenere il territorio”. Il finale di questa campagna è pieno di speranza e partecipazione. Dopo aver fermato Salvini e soci con le elezioni in Emilia, Torino è una seconda trincea. Pensavano di avere un varco facile dopo la fallimentare gestione grillina, ma penso che la sinistra riformista e di governo li fermerà. Niente fair play. Comunque ieri al Salone del libro per Stefano Lo Russo sembrava un plebiscito.
 
“Oggi si è aperto il Salone Internazionale del Libro con una lezione d’eccezione, quella della scrittrice nigeriana Chimamanda Negozi Adichie.
Il Salone o meglio “i saloni” erano pieni, traboccanti di visitatori sparsi per ogni stand e lo spettacolo è una gioia per la vista e per il cuore. Finalmente dopo due anni di confinamento e di chiusura si torna a poter assaporare il piacere di condividere cultura, informazione, divertimento e business.
Il Salone è una conquista che anno dopo anno è diventata sempre più fortemente associata all’immagine di una TORINO CAPITALE DELLA CULTURA, dove la produzione e la diffusione editoriale si associano all’offerta museale, musicale, artistica in una tavolozza di proposte sempre di alto livello. Negli ultimi anni, anche prima del Covid, vi è stato un eccesso di timidezza nel puntare ancora più in alto, portando qui eventi di spessore internazionale. Ma questo Salone, visto il suo programma, rimeriterà tutti gli sforzi e le capacità messe in campo da Nicola Lagioia e tutto lo staff organizzativo e progettuale di questo appuntamento culturale.
A maggior ragione è da applaudire la scelta dell’ospite che ha dato il via a questa 33^edizione del Salone. I temi esplorati da Adichie nella sua lectio sono di bruciante attualità: le diseguaglianze cresciute durante la pandemia, la violenza, esercitata in particolare sulle donne, l’egoismo che ci fa sembrare tanti bambini che giocano nel cortile del mondo e non vogliono cedere i propri giocattoli agli altri bambini. La scrittrice sogna un mondo dove si smetta di pensare in termini di io-io-io per cominciare a ragionare di noi-noi-noi. Un mondo dove nazionalismi e barriere dimostrino la loro stupida inattualità.
Un mondo in cui un capitalismo “ripensato” non misuri il proprio successo solo sulla crescita, ma sulla diffusione del benessere per tutti e del rispetto di tutti. Questo è un pensiero radicale, ammette, ma non estremista: è radicale com’è il pensiero degli innovatori che vedono avanti e intuiscono dove sta la verità.
Questi sono temi che politici, come è politica la scelta di ciò che è vero, rispetto alla polemica su cosa è giusto e cosa sbagliato. Un viatico, questo di Chimamanda, che giunge opportuno a poche ore prima della scelta decisiva su chi sarà il sindaco di Torino.”
 
 
 
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MAGDA NEGRI

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