Ieri sera nel gran prato di Villar Pellice ..
Brucia il falò valdese in onore del 17 Febbraio.. in ricordo degli 850 anni di fondazione del Movimento e della concessione dei diritti civili da parte di Carlo Alberto.
Molto affascinante.
Non ero mai stata così vicina a un falò che bruciava.
Grande dispiegamento di Protezione Civile e dell’ ABI.. antincendio boschivo.
Data la siccità è stato concesso il permesso di farlo solo perché non c’era vento.
Ma certo la lingua di fuoco alla sommità in altre condizioni ambientali poteva sviluppare qualche piccolo incendio.
Canti.. incontri, la simpatica presenza degli alpini… il popolo valdese delle valli ha incontrato delegazioni inglesi e dell’Uruguay..
Noi, invitati dagli amici valdesi, abbiamo goduto di una serata eccezionale.
Loro testimoniavano un’appartenenza profonda, non solo di fede.
Tornando con il pullman.. nella notte.. ho visto altri piccoli falò nei cortili, con tanta gente intorno.
Molto bello.. nel buio profondo.. come è profonda la notte solo nelle vallate circondate dai monti.
Sono stati i bambini arrivati in fila ad accendere il falò.
Bravi e coraggiosi.
Si accende alla base.
Fiaccole resistenti.. con base di legno..
Poi qualcuno per motivi scenografici, per accelerare la punta del fuoco, ha acceso anche le fascine alla sommità.
I montanari più esperti vicino a me borbottavano criticando.
La tradizione dei falò segue altri canoni.
Allora quelli intorno a me avevano informazioni sbagliate.
Colgo l’occasione per segnalarvi, in questa occasione, di aver conosciuto un anziano signore di nome Geymonat, che ha ricostruito la storia e l’albero genealogico di decine di migliaia di famiglie valdesi nel mondo.
Spero che una ricerca così imponente diventi bene comune.
Quelle serie pregano e cantano.
Le invitate (le 2 a sinistra) partecipano solo alla festa.