Mi colpisce molto la morte improvvisa di Gino Strada.
I grandi del pensiero o dell’azione li viviamo come numi tutelari senza tempo.. immortali.
E poi appare evidente – pausa di autocoscienza – che io ho problemi con l’idea della morte.
In fondo non l’accetto, per nessuno.
Da Caino ad Abele in poi, la guerra fratricida è iscritta nel Dna della storia della nostra specie.
Gli animali si attaccano e si difendono per emergenze vitali…noi siamo una particolare specie animale che pianifica da sempre guerre di sterminio: per la terra.. per il potere.. per affermare credi religiosi..
La morte in cambio del potere…della vita.
“Mors tua ..vita mea” peraltro recitava il detto di quei straordinari realpolitiker che erano gli antichi romani.
Contro la millenaria pratica ferina della guerra di noi umani si sono levate solo le voci eretiche delle grandi religioni, specialmente il cristianesimo, dei pensatori umanisti e illuministi.. dei Kant e dei Gino Strada.
La predicazione eretica ed assoluta della pace.. della fine della più antica piaga dell’ umanità… la guerra.
Io penso.. anzi sono convinta e spero che in un futuro forse lontano sarà la tecnologia a prevenire e rendere superflui gli interventi di contenimento e di guerra guerreggiata, come lo è tuttora il bilanciamento delle armi nucleari.
Aggiungo la buona politica.
Ma qui si aprirebbe una strada impervia..
Onore al grande Gino Strada.