Berlusconi dovrebbe dimettersi. Si è arrivati al disgusto. La possibilità più ragionevole dovrebbe essere quella di un nuovo Presidente del Consiglio di centro destra. Non mi pare, però, che ci sia uno scatto di diginità. Le forze democratiche non riescono a dispiegare una alternativa vera. Compito del Pd in questa fase è, a mio avviso, quello di accompagnare il declino politico del berlusconismo con la forza della sua proposta politica.
Questioni di metodo
Da Radio Radicale, l’intervento di Giorgio Napolitano all’Assemblea di Libertà Eguale
Orvieto il 2 ottobre 2005 – “Riformisti uniti per il governo”
”Ho scelto di mettere evidenza e in capo al mio sito questo intervento di Giorgio Napolitano del 2005. Poco tempo prima di diventare Presidente della Repubblica. Fondamentale il suo insegnamento. Per i riformisti in genere, ma specialmente per la sinistra riformista, l’opposizione deve sempre sostanziarsi con una credibile proposta alternativa. Credibile e atta a sostenere la prova del governo. Il monito di un grande Maestro di politica.
Magda Negri
Rongrazio la Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci che Venerdì 21 gennaio alla Sala Convegni ATC ha organizzato la presentazione del libroDa Gramsci a Berlinguer. Il Novecento comunista sotto la Mole.di Lorenzo Gianotti, Torino, Graphot editrice, 2011Sono intrervenuta con Aldo Agosti, Giorgio Airaudo, Sergio Chiamparino, Diego Novelli Gian Luigi Vaccarino
Che è successo nell'ultima direzione del Pd? Bersani ha ribadito l'esattezza della linea tenuta da giugno in poi: CLN per mandare a casa Berlusconi. Il 14 dicembre non è assunto come data utile ad un cambio di prospettiva. Continua l'incantesimo: si immagina ciò che poteva essere e non è.
Ieri Gramelllini su La Stampa e Il Foglio hanno riassunto al meglio quanto accaduto giovedì alla direzione del Pd. Per la minoranza astenersi o non votare è stato lo stesso.Impressionante l'intervento di Franceschini: come se non ci fosse stato il 14 dicembre. Difende l'alleanza di emergenza del 'tutto tranne Berlusconi'. Sicuro che fra poco arriverà il governo tecnico. Della serie "Provaci ancora Sam", il ribaltone riuscirà.Enfatizza sulla perfetta equivalenza e circolarità delle alleanze, da Vendola…
L'appuntamento, verra' aperto da Veltroni, chiuso da Beppe FIoroni, mentre Paolo Gentiloni interverra' a chiusura della mattinata. Previsti ospiti esterni, come Anthony Giddens (http://en.wikipedia.org/wiki/Anthony_Giddens,_Baron_Giddens ) e Gary Hart (http://en.wikipedia.org/wiki/Gary_Hart ). Il Lingotto rilancerà il profilo riformista del Pd, con cinque proposte "comprensibili" e che "parlino all'intera società".Sabato 22 gennaio - Lingotto di Torino - Sala Gialla - dalle 10 alle 17
Venerdì 21 gennaio l'istituto Antonio Gramsci organizza alle ore 16, presso la Sala Convegni ATC in C.so Dante, 14 a Torino, la presentazione del libro di Lorenzo Gianotti: Da Gramsci a Berlinguer. Il Novecento comunista sotto la Mole.Con l’autore intervengono:Aldo Agosti, Giorgio Airaudo, Sergio Chiamparino, Magda Negri, Diego Novelli. Presiede Gian Luigi Vaccarino.
Vi segnalo sulla vicenda Mirafiori una lettera di Pietro Ichino oggi sul Corriere della Sera. Si parla del ddl di riforma del diritto sindacale che ho firmato con lui e altri senatori del Pd, il ddl 1872 che potete scaricare dal sito http://www.pietroichino.it/wp-content/uploads/2010/02/ddl-1872.pdfOggi viene pubblicato il documento firmato da numerosi parlamentari del Pd, tra i quali me, Ignazio Marino ed Enrico Morando, nonché da Sergio Chiamparino, centrato sul progetto contenuto nel d.d.l. n. 1872/2009.
Vi segnalo sulla questione Mirafiori una lettera sul Corriere di Ichino. Con il senatore Ichino ho firmato un ddl di riforma del diritto sindacale d.d.l. n. 1872/2009 (scaricabile al sito .http://www.pietroichino.it/wp-content/uploads/2010/02/ddl-1872.pdf) scarica la lettera di ichino qui di seguito riporto anche un documento firmato da me con Ichino, Morando, Ceccanti, Morando e altri senatori Pd, centrato sul progetto contenuto nel d.d.l. n. 1872/2009. RELAZIONI INDUSTRIALI: COME L’ITALIA PUO’ E DEVE RISPONDERE ALLA SFIDA DELLA GLOBALIZZAZIONEDALLA GRAVE CRISI DEL SISTEMA…
Facciamoci gli auguri, ma giovedì non c'è bisogno di una direzione troppo natalizia. Il 14 dicembre con la riguadagnata fiducia a Berlusconi, segna uno spartiacque della politica italiana. Ora per il Pd c'è bisogno di discontinuità, non di una ossessiva ricerca di, peraltro, mutevoli alleanze. E' arrivato il momento delle scelte.
E' possibile che Berlusconi riesca ad allargare la maggioranza. Siamo al "giorno dopo", il Pd deve riconsocerlo ed iniziare a progettare una fase nuova.