Quando nacque l'Ulivo, Iginio Ariemma, colto dirigente occhettiano torinese del Pci e fautore della svolta, fondò un movimento di attivisti e militanti dal basso per il nuovo soggetto politico, che chiamammo Cittadini per l' Ulivo .. il cui simbolo era una formica. Niente correnti, cittadini motivati. A questo pensavo oggi pomeriggio, mentre insieme all'amico Corrado Tizzoni facevo l'ennesima passeggiata democratica.. Italia 61.. zona ospedali, via Ventimiglia.. Via Genova.. 3 ore di lavoro, un buon risultato.…
Questioni di metodo
Da Radio Radicale, l’intervento di Giorgio Napolitano all’Assemblea di Libertà Eguale
Orvieto il 2 ottobre 2005 – “Riformisti uniti per il governo”
”Ho scelto di mettere evidenza e in capo al mio sito questo intervento di Giorgio Napolitano del 2005. Poco tempo prima di diventare Presidente della Repubblica. Fondamentale il suo insegnamento. Per i riformisti in genere, ma specialmente per la sinistra riformista, l’opposizione deve sempre sostanziarsi con una credibile proposta alternativa. Credibile e atta a sostenere la prova del governo. Il monito di un grande Maestro di politica.
Magda Negri
Oggi volantinaggio tranquillo al mercato di Via di Nanni con Laura Meli. Bella giornata, clima più gentile, ma il mood dell'elettorato è sempre il solito mood.. Astensionismo dilagante.. Vedremo. Una nota positiva. La foto ci è stata fatta da una giovane ragazza turca che, accompagnata dalla madre, andava a iscriversi al Politecnico. La madre poi ritornava in Turchia e lei si sarebbe fermata al Campus Bernini. E' lecito sperare.
Ci risiamo.. devo andare da uno psicologo per "resettare" alla mia non verde età il mio rapporto con la morte. Mi raggiunge ieri pomeriggio la notizia della morte di Graziella Pagano, grande amica, donna straordinaria, prima dirigente e senatrice dal PCI al Pd.. ora in Italia Viva, a Napoli. E io nel profondo non ci credo, non mi sembra vero e mi avviluppo in mille perché. Sapevo che era malata, ma nella mia mentalità infantile…
Si fa sera.. chiudiamo con una lunga passeggiata di interlocuzione - volantinaggio intorno al quadrilatero di Piazza d'Armi.. Così si superano alla grande i 10000 passi canonici giornalieri per tenersi in forma.
Quelli della domenica..Pomeriggio a Parco di Vittorio.Troviamo un gruppo di giovani che non hanno 25 anni che scoprono di poter votare anche per il Senato.Belli, capelli con il taglio alla moda come i tatuaggi, uno ha fatto il concorso per carabinieri.Prendono interessati il nostro materiale.. uno voterà Calenda..
Il grande olmo sradicato dalla tempesta di vento di 2 giorni fa giace transennato nel fondo dei giardini di Vittorio. Una coppia di anziani, mentre noi soliti 3 volantiniamo le schede elettorali, ci dice che da tempo avevano segnalato che le radici erano tutte in superficie, e la pianta pericolosamente inclinata. Se il vento fosse venuto di pomeriggio, i rischi erano grandi. Sono molto colpita, anche emotivamente dalla delusione delle persone anziane, che in fondo…
La nostra war room.. sabato mattina
E adesso, povero Renzi? Solo ieri mattina, nella intervista a La Stampa, garantiva: "Draghi accetterebbe un bis.", E la sera stessa l'interessato rispondeva via conferenza stampa.. "Non ci penso per niente". Caso evidente di millantato credito o, ad esser buoni, di wishful thinking. Caduto l' obiettivo elettorale, resta in piedi l'obiettivo massimo, non contingente: smembrare il Pd.. una parte confluisca con Conte, e in un neo progetto macroniano l'altra si unisca ad Azione e Iv.…
L'Europa condanna l'Ungheria come "minaccia sistemica" agli standard democratici dell'Unione e minaccia una pesante revoca di risorse economiche.. e non solo i gruppi parlamentari Europei di Lega e Fratelli d'Italia votano contro la risoluzione comune.. ma Giorgia Meloni prende ufficialmente le difese del gruppo conservatori e riformisti, di cui è peraltro presidente, con una certa passione verso il suo amico Orban. Esplicitamente, a viso aperto.. una sfida.. nel cuore della campagna elettorale.. Va dove ti…
Ieri pomeriggio tardi, sotto le campane del campanile del Duomo di Torino. 262 scalini facili facili, non viene lo sbanfone. Bisogna invece stare attenti a scendere. Poca luce, si può scivolare. Panorama impagabile.