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Pazza idea parte 2

By 23/01/2024Attualità
Avevo mandato pochi giorni fa questa lettera ai compagni in oggetto e sono contenta che Lia Quartapelle mi ha risposto.
Qualcosa di può fare per mettere in salvo donne e bimbi palestinesi.. ma ci vuole il tramite di cittadini italiani.
Questioni giuridiche complesse.
Gli ucraini, nella sventura, hanno avuto più possibilità di salvezza.
“Carissimi,
pare purtroppo evidente che la guerra a Gaza non sarà di breve durata.
Mi chiedevo se fosse possibile applicare ai bambini e alle donne palestinesi gli stessi strumenti di protezione e accoglienza che l’Unione Europea ha operato per le famiglie ucraine.
È possibile, se ci fosse il consenso delle famiglie palestinesi e le possibilità giuridica, portare in Europa, e comunque sottrarli dai pericoli e dalla morte, sotto una sorta di tutela da parte della Croce Rossa e altre organizzazioni ONG?
Si tratterebbe di ripetere lo stesso modulo dell’Ucraina, garantendo sicura protezione per il tempo necessario.
Forse è più facile che questa protezione sia svolta dai Paesi arabi confinanti.
Comunque non mi pare inutile sondare.
Cari saluti
Magda Negri”
Ecco la risposta di Lia Quartapelle,
“Cara Magda,
Stiamo lavorando a stretto contatto con il consolato a Gerusalemme per far evacuare quanti più palestinesi possibile. Di solito è possibile quando hanno legami con una persona con cittadinanza italiana. Per gli altri, purtroppo ci sono questioni politiche che non riusciamo a superare: nessuno vuole far transitare i palestinesi sul loro territorio. Questo non era un problema con gli ucraini perché avevano la fortuna di confinare con l’UE. Sto provando a far evacuare anche palestinesi con legami con persone in Italia senza cittadinanza, ma sono proprio le autorità locali a renderlo molto difficile.
Un caro saluto,
Lia”
Cordiali saluti,
Raffaele Di Tria
Segreteria On. Lia Quartapelle”
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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

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