Lo splendido giardino delle rose del quartiere di Wedding nasconde rifugi antiaerei che si possono visitare ma non fotografare.
Negli ultimi giorni della battaglia di Berlino le stanze da 25 persone erano stipate fino a 60.
Il pensiero corre agli ucraini che fuggono i rifugi, forse meno attrezzati di questi che hanno bagni organizzati, infermeria, cucina, canali di aereazione..
La guida italiana che ci accompagna è una storica che vive a Berlino da 30 anni.
Insieme ad altri storici cercano ancora nel sottosuolo piastrine di soldati tedeschi o russi, resti umani, di abiti etc, per completare il riconoscimenti dei caduti.
Hanno trovato migliaia di libretti di lavoro dei prigionieri costretti a lavorare nelle fabbriche del Reich e nel 2010 la Repubblica federale unificata ne ha risarciti molti.
Non ho rivisto luoghi a cui tenevo e luoghi nuovi come il Museo della guerra fredda e dello spionaggio.
Salutiamo Von Humboldt, cui sono titolati tutti i vecchi e nuovi insediamenti universitari e pensiamo a non perdere l’aereo.
Mi riprometto di ritornare dalle parti dove fu combattuta l’ultima battaglia di Berlino, già interamente bombardata.
Vecchi e ragazzini contro i carri armati sovietici che avevano vinto contro un nemico mortale.
La nostra storica in versione di guida ci ha parlato dei suicidi, anche di cittadini comuni, di fronte al crollo del Reich e all’arrivo dei vincitori.
Del resto sui carri armati russi c’era scritto in tedesco “Vendetta”.
In nome dei 20 milioni di militari e cittadini russi caduti, su 60 complessivamente vittime di questa “guerra totale”.
Per questo Berlino è il cuore d’Europa.