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PERCHÉ LA CRISI NON CI SARÀ

By 09/03/2019Attualità

EM.MA in corsivo

di Emanuele Macaluso

PERCHÉ LA CRISI NON CI SARÀ

I giornali di oggi fanno grandi titoli per dire che siamo alla vigilia della crisi di governo a causa dello scontro sulla questione Tav. Se fossi ancora direttore di un quotidiano avrei, invece, titolato così: “Non ci sarà la crisi”. Infatti, basta riflettere sulla qualità delle persone che stanno al governo e anche della qualità dei loro movimenti.

L’avvocato Conte a Palazzo Chigi sembra una persona che ha vinto la Lotteria Italia. Quando gli capiterà mai? Con lui, il Di Maio alla vicepresidenza e con due ministeri di peso, il Lavoro e lo Sviluppo economico. C’è, poi, la folla di ministri, viceministri e sottosegretari, gran parte incompetenti e arroganti. Tutti hanno riempito le stanze di Palazzo Chigi e dei ministeri con consulenti e staff, altamente retribuiti, con centinaia di portaborse che sono attivisti ben pagati del Movimento. Se lo spogliarellista Casalino è addirittura capo dell’ufficio stampa del governo, ci sarebbe da chiedersi: chi sono e cosa sono tutti gli altri? Il M5S si batté per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e ha trovato subito il modo di reintrodurlo popolando segreterie, gabinetti e altre stanze di portaborse.

A sua volta Salvini, capo leghista, vice presidente e ministro dell’Interno, non vuole la crisi anche perché deve continuare a spolpare l’elettorato di destra dei Cinque Stelle e dell’ex Cavaliere Berlusconi. Vuole arrivare alle elezioni europee del 26 maggio per sancire, non con i sondaggi ma con i voti, il suo primato nel centrodestra e il surclassamento dei grillini. Così Salvini potrà candidarsi a presidente del centrodestra.

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, deve aver presente questo quadro e ha poco tempo per presentare ai cittadini italiani una compagine di centrosinistra come alternativa credibile e possibile alla destra. Se non si agisce subito e adeguatamente, le alternative sarebbero sempre tra destra e 5 Stelle: la sfida dei fratelli gemelli per rimettersi possibilmente insieme dato che, ricordiamocelo bene, si vota sempre con il sistema proporzionale. Buon lavoro.

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MAGDA NEGRI

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