Troppi partiti in uno. Ve lo immaginate Walter Veltroni che inaugura la sua segreteria con una serrata contrattazione con i vertici del sistema bancario italiano per la proposizione e la discussione delle nomine così, alla luce del sole?
Cosa c'entra il segretario del Pd con le nomine della Compagnia di San Paolo , a discutere degli assetti della Fondazione in vista del cambio al vertice? E qual è lo staff che celebra il "cordiale scambio di vedute"?
Il Pd e il suo segretario devono certo avere progetti e ipotesi sul ruolo delle fondazioni bancarie sul territorio piemontese, ma se si occupano in prima persona di nomine tradiscono la propria ragione sociale. Noi ex ds abbiamo tratto insegnamenti definitivi dalla vicenda BNL-UNIPOL.
Gli ex democristiani evidentemente no..