Venerdì sera ho partecipato alla trasmissione Città allo specchio di radio GRP. Altri ospiti: Mauro Zangola, direttore del centro studi di confindustria Torino, Giovanna Ventura, segretario cisl Piemonte e Giovanna Quaglia, assessore al bilancio Regione Piemonte.
C'è voglia di guardare oltre ma temo una tragica sottovalutazione del caso Piemonte: il Piemonte è la regione più vecchia del nord ovest, ha un'area di sofferenza occupazionale di oltre 300 mila persone (il doppio rispetto al periodo pre crisi), un pil pro capite è inferiore a quello del nord Italia, un po' migliore rispetto al picco negativo del 2008 ma sempre basso. Gli investimenti per Fiat Mirafiori restano nell'incertezza più assoluta. Il Piemonte sconta un deficit di scolarizzazione dei giovani permanente con dati occupazionali lontani da quelli delle grandi regioni.
La sfida è aperta: il peso del passato trascinerà giù la nostra regione o il traino delle esportazioni, la diffusione e l'implementazione delle tecnologie di informazione, la green economy, l'ITC, il rapporto con l'Expo di Milano, il turismo e l'agricoltura di qualità aiuteranno a costruire un nuovo Piemonte?
I provvedimenti governativi sull'aiuto all'occupazione femminile e giovanile attraverso l'IRAP e il sostegno ai confidi potranno fare molto ma anche sul Piemonte si aggira lo spettro della crisi dell'euro e il declassamentogenerale del Paese.