Domani ci sarà una direzione del PD importante. All’ordine del giorno le dimissioni del segretario Bersani: io penso che questa decisione debba essere mantenuta. Mi torna alla memoria quello che accadde nel 2001 quando Veltroni si dimise da segretario. La situazione era più tranquilla, andava a fare il sindaco di Roma. Fu creato una sorta di direttorio e così deve avvenire anche oggi. Credo che superato lo shock si possa cominciare a fare una riflessione seria.
La mia opinione è che arriveremo a metà aprile ad una soluzione che era già a portata di mano il 25 febbraio: l’alternativa era o un governo tecnico “del Presidente” o le elezioni. La situazione è ancora quella.
Quello che è accaduto di nuovo e inaspettato è stato lo show penoso del gruppo parlamentare PD: non si deve mai violare il principio di maggioranza. Puoi essere d’accordo o non d’accordo, ma se la maggioranza decide di votare un nome si vota. Dopo si apre magari la vertenza con i capigruppo ma in aula il principio di maggioranza salva il gruppo parlamentare. Ma era già tutto scritto, quindi non è il caso di agitarsi troppo.