“Proporzionale? No, grazie”
Un appello per dire no all’uso strumentale delle leggi elettorali
E per rimettere nelle mani dei cittadini il potere di scelta dei governi
“No all’uso strumentale delle leggi elettorali, sì ad una coerenza sui principi coi referendum elettorali”. Con un appello sulle pagine del quotidiano “Il Riformista” parte oggi una iniziativa per rimettere nella giusta direzione il dibattito sulla riforma elettorale.
I cinque promotori – Carlo Fusaro, costituzionalista dell’Università di Firenze, Pietro Ichino, giuslavorista dell’Università di Milano, Claudia Mancina, filosofa e docente all’Università La Sapienza, Enrico Morando, già viceministro dell’Economia, e Giorgio Tonini, giornalista ed ex parlamentare dem – dicono no ad una riforma a colpi di maggioranza che indebolirebbe il cammino del Governo Draghi.
Ma, soprattutto, auspicano che qualsiasi riforma della legge elettorale sia rispettosa dei due principi “approvati a larga maggioranza dal corpo elettorale” con i referendum del 1991 e 1993, ovvero: “è l’elettore che decide col voto da chi farsi governare; è l’elettore che individua da chi farsi rappresentare”.
Due principi che sono bene realizzati nei modelli elettorali per i Comuni e per le Regioni. “A quei principi non corrisponde peraltro, in alcun modo, una legge proporzionale”, concludono i promotori.
Di seguito il testo completo dell’appello. I cittadini sono invitati ad aderire rispondendo alla mail: proporzionalenograzie@gmail