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Psicodramma in casa PD

Nella penultima Direzione del Pd, Stefano Fassina disse che il pareggio di bilancio previsto dal nuovo patto europeo era obiettivo irrealistico da combattere e contrastare con ipotesi di profonde proposte strutturali e allargamento spesa pubblica.

Non molti ci fecero caso, perché si festeggiava l'esito delle amministrative. Io e Santagata fummo i soli a contrastare questa strategia politica e Bersani attenuò, nelle sue conclusioni, il Niet del suo responsabile economico. Da allora si sono susseguiti articoli di esponenti del Pd tutti concentrati sul prius del No al pareggio di bilancio, prescritto dall'Europa per il 2014.

Oggi, per el'ennesima volta, Enrico Letta, su Repubblica, dice esattamente il contrario e dentro la cornice del pareggio di bilancio suggerisce linne di politica economica diverse da quelle di Tremonti. Napolitano invita maggioranza e opposizione ad essere pienamente responsabili di fronte agli obiettivi e alla ineludibile sfida europea.

In altri tempi e in altri partiti, questa dualità di strategia, in una fase così drammatica dopo la più grande crisi economica dopo il '29, avrebbe originato un dibattito chiaro, duro, con implicazioni politiche evidenti. Oggi vanno di modo le rette parallele e un compiacente tartufismo.

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MAGDA NEGRI

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IL MIO PARTITO