C‘è un solo modo per verificare se l’attuale fiorire di associazioni e fondazioni non sia un fiorire invece effettive correnti in via di formalizzazione. La direzione appena votata ha il compito di definire una rosa di regolamenti. Propongo ad che esempio per la preparazione della conferenza programmatica, o di altri appuntamenti che verranno, si valorizzi il metodo delle auto candidature avanzate dai singoli e o sottoscritte da un certo numero di delegati, dando un tempo ragionevole di presentazione e di pubblicizzazione delle medesime.
Occorre ormai una personale assunzione di responsabilità sulla piattaforma programmatica e sulla vita interna del partito da parte degli iscritti e dei singoli dirigenti. I microliderismi mortificano e gerarchizzano ogni possibile nuova partecipazione. Da luglio però gli iscritti ci saranno e potranno esercitare i diritti e i doveri (art 2 dello Statuto comma 5) previsti dallo Statuto. Solo questi e analoghi nuovi metodi di responsabilizzazione democratica possono fare da antidoto al fenomeno di confuso gregarismo e di infeudamento progressivo del PD, in più fatto da feudatari del cui territorio non conosciamo l’effettiva estensione, che solo un congresso potrebbe misurare.
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