È incominciato il gran torneo, poco cavalleresco, per il successore di Mattarella dopo il semestre bianco.
Paese e informazione drogato.. la nostra Italia, di politicismo deteriore e affanno del giorno per giorno.
Non c’ è verso.
Nella classe politica diffusa e fra i cittadini dovrebbero imperare dati .. riflessioni, cronogrammi per l’attuazione del Pnnr… ma non va cosi.
Si pensa che si attiverà un bancomat permanente.. che le riforme sono un appello letterario e che nel bancomat ognuno introdurrà il suo Pin.
Si cercano scorciatoie.. usando anche la vicenda del Presidente della Repubblica..
Mi sembra che ci siano finora 3 opzioni.
1- Salvini vuole Draghi presidente per smontare l’attuale governo e correre alle elezioni.. che spera di vincere.
2- i riformisti di ferro più “filodraghi”, vorrebbero Draghi alla Presidenza della Repubblica e un governo fino al ’23 protetto dallo scudo stellare di Draghi.. regista anche in quella funzione del recovery..
3- Pd, Fi e 5S temono che spostare Draghi dalla presidenza del Consiglio farebbe franare il fragile castello e pensano a nomi come Cantarbia per sostituire Mattarella. Oppure nomi illustri del proprio partito.
Nel frattempo.. come scrive Giorgio Tonini per Libertà Eguale.. il Pnnr resta senza padri politici.
Sarebbe facile, ma anche il Pd fa fatica a muoversi in questo solco come scelta essenziale.
Stiamo a vedere.. senza futurismi.
Restare concentrati.. diceva Letta.
Appunto.