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Riflessioni sui lavori parlamentari della settimana e sul Pd e l’antiberlusconismo

By 12/02/2011Maggio 27th, 2024Politica

Dalla commissione all’assemblea, linea diretta. Da 3 giorni la I e la V commissione lavorano al Milleproroghe. Rispetto agli anni passati le occasioni di interventi aggiuntivi che esulano dalla proroga dell’esistente si sono ridotte. Ciò a causa del venir meno delle risorse. Impressionava ieri vedere come le poche cose passate (ad es qualche soldo in più al Fus) venissero sottratte a fondi essenziali come al 5 per mille. Stupiva l’indifferenza del sottosegretario Giorgetti, che non ha accolto nemmeno l’emendamento di metodo., richiedente una data certa per la presentazione della relazione economica programmatica sullo stato del Paese, lasciando in sospeso la presentazione della stessa fino alla seconda metà del 2011, quando saranno operanti i vincoli europei.. Questa mattina all’assemblea Cgil delle aziende elettriche ho toccato con mano come il lavoro parlamentare possa sanare o aggravare i  problemi di un settore.. La legge 30 luglio 2010 n 122  impone l’unificazione forzosa dei contributi Inps di molti fondi fra cui quello Telecom e dei lavoratori della telefonia. Una armonizzazione giusta ma che può venire a costare ai lavoratori  dai 10mila ai 250 mila euro. Per avere la pensione attesa. Ciò naturalmente impedisce anche l’attuazione degli esuberi.. Ci sembrava naturale posporre di un anno, ma questo emendamento è stato bocciato. L’assemblea è stata in attesa , ma all’annuncio la gran parte de ne era già andata. I sindacati faranno vertenze e si apriranno dei contenziosi.

Mancina, Follini e Gentiloni si sono aggiunti a piccola schiera di perplessi della quale io naturalmente faccio parte  sulla strategia antiberlusconiana emergenziale. Le decisioni del Pdl di fare quadrato contro le valutazioni istituzionali del presidente della corte costituzionale dividono in modo manicheo i campi. Dopo la manifestazione del 13 febbraio, che non porterà a imminenti dimissioni del premier , il Pd dovrà rapportarsi a Berlusconi come a un leader ferito e sul viale del tramonto. E non dovrà accettare ulteriori provocazioni e spostare il carico della proposta politica  sulle condizioni economico e sociali del Pese. E sulle soluzioni, è evidente. Il disagio crescente in particolare delle nuove generazioni non trova una classe dirigente in grado di interpretarlo. Né si può stare al gioco della Lega, che sta incassando un malconcio federalismo per avere qualche bandiera a barndire prima  di ipotetiche elezioni. Se si andrà a elezioni, ma non abrevissimo termine.Il pd deve realizzare il colpo grosso nella proposta di politica economica e sociale, una proposta che sia ficcante  per uscire dalla crisi. Il resto viene dopo.

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MAGDA NEGRI

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