Non credo che abbiamo fatto bene oggi a lasciare l'aula del Senato, anche se il contingentamento dei tempi imposto da Schifani per la riforma costituzionale è una inutile provocazione.
Il PD ha scelto di non esserci dopo che è stato rotto il patto di riforma costituzionale al quale avevamo lavorato insieme per lunghi mesi.
Dopo l'esito delle amministrative c'era materia per ripensarlo perché, come bisogna contenere lo spread in economia, così bisogna ergere solide mura per la governabilità e la non frammentazione proporzionalistica in vista della prossima legislatura.
Una ingovernabilità politica accrescerebbe la crisi economica, ma l'estremismo del PDL e il ritrarsi del PD hanno fatto imballare la situazione.