Troppa confusione strumentale sulle tasse “ad alto rischio” sulla casa.
Parto dalla mia esperienza.
Dopo la morte di mia mamma ho ristrutturato il suo piccolissimo appartamento.
Sono personalmente andata nei competenti uffici comunali a comunicarlo.
Dopo la chiusura lavori mi sono stati aumentati un po’ Imu e Tari.
Giusto.. perché no?
Quanto al 110%… l’ho usato per una piccolissima ristrutturazione di una casetta nell’interno di Albenga.
È in un pugno di vecchie case aperte verso il fiume e la campagna, che però costituiscono un centro storico che a me sembra molto cadente, ma non per la Sovraintendenza di Imperia, che impedisce lavori “pesanti”.
Solo cappotto in una sola parete lunga e stretta, pompa di calore e qualche pannello.
Conseguente salto energetico.
Teorico aumento di valore.. perché in quel posto finora non c’è mercato.
Comunque il valore dell’immobile è oggettivamente cresciuto.
Naturalmente comunicherò al Comune quanto eseguito.
Peraltro il Comune ha concesso il progetto etc e sa già tutto.
Presumo che mi aumenterà la Tari e l’ ICI.
Giusto.
Se poi non la uso.. e la trovo troppo costosa per la gestione, prima o poi la venderò..
Ma è un posto che piace solo a tedeschi e danesi.
Pochissimi anche loro.
La riforma del catasto, oltre che della commissione europea, è una storica richiesta dei progressisti.
Difficile da maneggiare, lo so.. ma prima o poi necessaria.