Il prossimamente sarà presentato alla Camera dei Deputati uno studio di Astrid sulla la riforma elettorale.
Per superare il porcellum e non cadere nei vincoli del maggioritario di coalizione, che mette insieme forze in grado di vincere ma non di governare, presenteranno uno studio analitico sugli effetti del sistema spagnolo: bipolarismo costruito intorno ai due più grandi partiti.
Sei mesi per cambiare la legge elettorale non sono molti ma se il confronto sarà onesto e concreto forse possiamo uscirne senza precipitare in un neo-proporzionalismo che consegnerebbe a Casini l'ultima parola sulle alleanze e sul governo.
Vedo che Rosy Bindi e forse anche Parisi hanno invece scelto di difendere il maggioritario di coalizione, correggendone i parassitismi più evidenti: non più l'1% ma circa il 4% per coalizzarsi e spartirsi i seggi.
Allo stato attuale sono quindi in campo quindi tre proposte:
- modello proporzionale tedesco, con soglia di sbarramento al 5% (Violante)
- modello spagnolo (Ceccanti ed altri) con soglie d'accesso circoscrizionali alte
- porcellum rivisitato (Rosy Bindi)
Naturalmente, non sarà solo il PD a decidere…