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Riformare il Pd

By 25/09/2019Attualità
Apprendo solo dalla lettura dei giornali, perchè non è ancora stata ancora organizzata nessuna discussione a livello provinciale e/o regionale (e dobbiamo essere particolarmente grati a Il Foglio, che pubblica tutto di tutti), che si sta pensando forse a un nuovo congresso del Pd, forse una nuova conferenza d’organizzazione, e che nella fattispecie si stanno confrontando due ipotesi principali.
Bettini da una parte, che sollecita una deep immersion nella società per mescolare gli elettorati 5S/Pd.
Orfini dall’altra, che tira l’elastico del partito americano, da Calenda a Fratoianni e oltre, come un insieme di comitati elettorali, associazioni, singoli ecc., perchè il Pd diventi una sorta di struttura di servizio, di impalcatura, per l’espressione di un vasto arco democratico, che esclude però i 5S.
Orfini considera ormai desuete e novecentesche strutture come l’assemblea, la direzione ecc., che non hanno garantito un’efficace discussione democratica, neppure nei più recenti passaggi politici, così controversi.
Allo stato degli atti non mi convince nessuna delle due ipotesi.
Ho un idea un pò ortodossa e antica della bontà dello statuto del Pd, che non è stato mai pienamente realizzato perchè subito soffocato da una feroce e ragionieristica rete di correnti e signori delle tessere, ecc..
Comunque stanno emergendo spunti utili, ne discuteremo anche sabato e domenica all’assemblea nazionale di Libertà Eguale, ma penso che non sia il tempo ormai di fantasie azzardate e ingegnerie organizzativistiche.
Contano le persone, le loro motivazioni, la loro onestà, la loro dedizione a un progetto che non si butta all’aria se ti trovi temporaneamente in minoranza.
Quello che stiamo attraversando in questi giorni dovrebbe essere una lezione da imparare bene.
 
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MAGDA NEGRI

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