Il convegno "Una moderna democrazia europea. L'Italia e la sfida delle riforme istituzionali" del 14 luglio, promosso congiuntamente da ASTRID, CRS, Fondazione Basso, Fondazione Italianieuropei, Fondazione Liberal, GLOCUS, Istituto Sturzo, Libertà e Giustizia, Mezzogiorno Europa, Officina 2007, Persona Comunità Democrazia, Quarta fase e Socialismo 2000, ha avuto il merito di rappresentare con onestà le diverse posizioni politiche, un cartina al tornasole in cui si somma il disagio per il futuro nel partito democratico.
La Direzione nazionale di ieri non ha fatto altro che registralo (come riportato sul Riformista). Una cosa negli ultimi giorni mi ha stupito: la naturalità con cui D’Alema ha proposto un Governo di unità nazionale come propedeutico al sistema elettorale tedesco, anzi, come una variazione di esso. Forse il bipartitismo dei “Giacobini” disegna una transizione lunga e aspra, ma il rapido acconciarsi a qualsivoglia formula, pur di stare al Governo, sembra una scorciatoia ancora più illusoria. Bisognerà tornare a mangiare pane e cicoria.