Risposta a all’interrogazione 3-00026 sulla CRISI MICHELIN presentata dalla Senatrice Negri.
ROMANI, sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico:
Signor Presidente, il gruppo francese Michelin e`, come noto, leader mondiale nella produzione di pneumatici per tutti i tipi di veicolo, e` presente con 68 siti di produzione nei cinque continenti e con un fatturato consolidato al 2008 di circa 16.400 miliardi di euro.
In Italia, il gruppo e` presente sin dal 1907 e possiede quattro stabilimenti di produzione situati ad Alessandria, Cuneo, Stura (in provincia di Senato della Repubblica – 1 – XVI LEGISLATURA 167ª Seduta (pomerid.) Assemblea – Resoconto stenografico 5 marzo 2009 Torino) e Fossano (in provincia di Cuneo). In particolare, lo stabilimento di Stura produce pneumatici per autovetture di media e piccola cilindrata e tessuti gommati tessili e metallici.
A tal riguardo, occorre evidenziare che nel mercato degli pneumatici piccoli e medi, le esportazioni in Europa da parte di costruttori asiatici sono aumentate notevolmente. In questo segmento di mercato il prezzo del prodotto diventa sempre piu` fattore determinante nella scelta dei clienti. Il contenimento dei costi di produzione risulta, dunque, vitale nella
concorrenza tra i produttori. Il sito di Stura, in particolare, pur avendo realizzato nel corso del 2008 notevoli recuperi di produttivita` e di costo, deve rapportarsi con una realta`concorrenziale estremamente agguerrita costituita da produttori
dei Paesi low cost.
La grave situazione di crisi economica che sta travolgendo i mercati mondiali ha, ulteriormente, evidenziato le criticita` del mercato dei pneumatici sopra descritte. In tale contesto, la Michelin ha presentato alle organizzazioni sindacali
un piano di riorganizzazione delle sue attivita` in Italia, finalizzato a consolidare la propria presenza nel territorio nazionale. Tale piano prevedeva in sintesi: l’investimento di 200 milioni di euro nel quinquennio 2009-2013; la concentrazione nel sito di Cuneo della produzione di pneumatici vettura entro fine 2009; il trasferimento del magazzino
di Vercelli a Torino Stura, entro i primi mesi del 2010, e l’ampliamento e il rafforzamento del ruolo di coordinamento della sede centrale di Torino; la creazione nel sito di Stura, entro la fine del 2010, di un importante centro logistico denominato SMA (Super Magazzino Amont) per lo stoccaggio e lo smistamento dei pneumatici destinati al mercato del
rimpiazzo.
I lavoratori interessati dal piano industriale sono circa 600 a Stura, 40 ad Alessandria e 40 Vercelli, dove la societa` possiede uno dei tre centri di distribuzione logistica. Nel quadro del piano industriale, pertanto, lo stabilimento di Stura,
con la permanenza dell’attivita` di tessuti gommati tessili e metallici, manterra` la propria vocazione industriale, ed inoltre, con l’insediamento del Super Magazzino Amont e il trasferimento del magazzino di Vercelli, consentira` di occupare da 160 a 190 unita` lavorative circa.
In data 1º dicembre 2008 e` stato firmato il verbale di accordo tra la Michelin e le organizzazioni sindacali, in cui sono state previste le misure volte a fronteggiare i disagi causati allo stabilimento di Stura a seguito del citato piano di riorganizzazione. Tali misure si possono cosı` riassumere: utilizzo, a partire dal mese di gennaio 2009, dello strumento della mobilita`, sia per coloro che matureranno i requisiti per il pensionamento di anzianita` o vecchiaia durante la permanenza nelle liste di mobilita`, sia per i lavoratori in esubero, riconoscendo loro delle integrazioni salariali; un piano sociale di incentivi finalizzato a sostenere la mobilita` tra i siti.
In particolare, per i lavoratori in esubero dello stabilimento di Stura che accetteranno di trasferirsi nello sta- Senato della Repubblica – 2 – XVI LEGISLATURA 167ª Seduta (pomerid.) Assemblea – Resoconto stenografico 5 marzo 2009 bilimento di Cuneo, sono previsti incentivi per il pagamento dell’affitto, oltre al pagamento di una quota una tantum pari a 17.000 euro lordi; misure di accompagnamento finalizzate a sostenere i lavoratori che opereranno per soluzioni esterne, sia attraverso un programma di outplacement, sia attraverso misure di sostegno nei confronti di coloro che dovessero decidere di avviare una attivita` di impresa autonoma; la fase di transizione verra` gestita attraverso il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione a partire dal mese di luglio 2009.
Il Ministero dello sviluppo economico seguira`, comunque, in modo attento l’evoluzione di questa vicenda, rendendosi disponibile fin da ora ad attivarsi su richiesta delle parti, al fine di affrontare le problematiche che dovessero emergere.
Controrisposta
Magda NEGRI (PD). Signor Presidente, sono stati illustrati – giustamente – gli effetti positivi dell’accordo del 2 dicembre 2008, cui mi permetto di aggiungerne altri. E` vero, si tratta di investire 200 milioni di euro nel quinquennio 2009-2013; e` vero, gli stabilimenti della Michelin sono quasi tutti in Piemonte, per cio` che riguarda l’Italia; e` vero che, secondo l’accordo, si tende a mantenere a Torino un’occupazione diretta, con almeno 350 posti di lavoro, in sinergia con Cuneo e che c’e` anche un impegno a reindustrializzare l’area, in collaborazione con gli enti locali; ed e` altrettanto vero
che il potenziamento occupazionale produttivo del sito di Cuneo verso il mercato di alta gamma e` uno degli obiettivi. Quindi, non soltanto la questione dei pneumatici fatti a Stura, ma il mercato di alta gamma a Cuneo e` uno degli obiettivi dell’accordo, come lo e` la continuita` delle missioni produttive di Alessandria e Fossano.
Nell’accordo, inoltre, si prevede una gestione non traumatica dei circa 700 esuberi (sono 600 a Torino e non 40, ma 60 a Vercelli e 40 ad Alessandria), con la modalita` di intergruppo (questi sono obiettivi necessari, ragionevoli, consueti) e con gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione straordinaria e mobilita` esterna). Ed io apprezzo l’ulteriore delineazione
di una possibile gamma di interventi sociali e di incentivi, ad esempio, alla messa in proprio dei lavoratori che lo possono fare. Questo aspetto e` stato qui sottolineato, nel senso che, per quanto riguarda il terreno del potenziamento e del coordinamento degli ammortizzatori sociali, e` stato assunto l’impegno di fare tutto cio` che l’accordo prevede e forse
anche qualcosa di piu`; e questo e` senza dubbio apprezzabile.
Quello che pero` voglio sottolineare e` che, rispetto al 2 dicembre 2008, data dell’accordo, le cose sono ulteriormente peggiorate. Ora, non so se questo e` dovuto ad un’aggressiva e crescente esportazione dei pneumatici prodotti in Estremo Oriente, ma sono comunque ulteriormente peggiorate. Questo portera` a riflessi occupazionali
negativi specialmente ad Alessandria, e all’aumento della cassa integrazione ordinaria a Cuneo: Alessandria e Cuneo, quindi, sono ulteriormente colpite.
Occorrera` pertanto certamente potenziare tutti gli strumenti previsti dall’accordo dell’ottobre 2008 e quelli qui prospettati
per cio` che riguarda gli ammortizzatori sociali. Voglio pero` far riferimento alla parte finale dell’intervento del sottosegretario Romani, per sottolineare che il problema che ci riguarda particolarmenteora – pur nella drammaticita` della situazione, che dovremmo usare come possibilita` di riforma – e` quello di attivare quegli strumenti di politica industriale che possono consolidare l’occupazione e lo sviluppo produttivo di questa industria manifatturiera, che nell’indotto auto occupa,in Piemonte, 5.000 lavoratori.
Quindi, quello di oggi deve costituire un appuntamento ed un impegno reciproco per approfondire i necessari interventi di politica industriale, che certo vanno coordinati anche con la Regione e con gli enti locali, perche il settore dell’indotto auto, oltre al mantenimento e allo sviluppo dello stabilimento di Stura, possa non vedere una polverizzazione della propria
presenza in tutta la Regione Piemonte, trattandosi perlopiu` di produzione di pneumatici del peso lordo, che riguardano i camion, i bus, eccetera. Quindi, vi e` eccellenza, ma anche diffusione orizzontale di produzione.