Se Roma (a parte le bombe) viene percepita come Beirut, qualsiasi sforzo di rinnovamento del Paese è destinato a fallire. La cosa che più colpisce non è tanto il meccanismo-sistema delle tangenti quanto il potere di criminali puri, alcuni anche assassini, sull’amministrazione. Così direttamente non era mai avvenuto a Milano, a Venezia anche nei casi più eclatanti della questione morale classica. Forse solo a Palermo, ma Palermo non è la capitale d’Italia.
Renzi ha fatto bene a sollevare il problema del superamento del correntismo esasperato e della atomizzazione dell’azione politica. Un grande partito ha bisogno di grandi correnti culturali e di grandi opzioni al suo interno, anche diverse, ma deve finire l’equazione: convegno uguale corrente uguale controllo di pacchetti di tessere uguale sottogoverno.
La situazione piemontese è tutto sommato sana, ma manca lo slancio di una azione unitaria che coinvolga tutta la maggioranza e tutta la minoranza. Basta guardare l’elenco delle tante iniziative che per fortuna si svolgono e i nomi dei relatori. Ci vuole un passo in più, e penso che potremmo essere in grado di farlo. Sarebbe necessario preparare una Conferenza Programmatica Regionale.