Ormai non molliamo l’osso.
Siamo convinti (alcuni compagni ed io), che dobbiamo presentarci alle regionali con analisi precise sullo sviluppo del Piemonte e dell’area metropolitana torinese.
Ieri sera una delle prime riunioni del Forum, lavoro della Federazione di Torino.
Diversamente dalla sera al San Giuseppe, siamo stati sommersi da slides e dati.
Si sceglie di puntare sugli elementi di forza.
In Piemonte ci sono 196459 imprese, di cui 59726 artigiane.
La forza lavoro segnala problemi: 977000 persone che lavorano o cercano lavoro, pari al 44%, mentre a livello nazionale ci si attesta al 61%.
Torino come Detroit.
La fuoriuscita dal modello mono industriale ha lunghe stagnazioni, anche di popolazioni.
Detroit ha ora solo 600000 abitanti e i grattacieli del centro sono vuoti.
L’area metropolitana di Torino ha avuto particolarmente assegnati la Missione 2 e 5 del Pnrr.
La rivoluzione verde ed ecologica e l’inclusione sociale.
Ce la si gioca lì.
Si discute molto di come attrarre nuovi investimenti.
Si valuta l’impatto delle 430 imprese dell’areospazio, con i loro 35000 dipendenti.
Non sapevo che in Piemonte ci sono le terre rare e che si tornerà a cercare la grafite nel Pinerolese.
Intrecciati… i problemi della mobilità e della logistica.. del Terzo Valico e della Tav.
Per andare al sodo il traino maggiore è venuto dal settore delle costruzioni e della manifattura.
Seguiranno altri incontri di lavoro.
Ieri il Presidente della Cna ha reso una testimonianza anche umanamente vibrante del mondo degli artigiani piemontesi.. delle loro botteghe, della loro sapienza tecnica così difficile da continuare e sostituire.
Credo che alla fine il Pd sarà in grado di corrispondere a una realtà sociale fervida… in movimento.
Obbligatorio in politica guardare anche al bicchiere mezzo pieno.