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“Si scrive Hong Kong ..ma si legge Taiwan”

By 04/06/2020Attualità
Quando, 31 anni fa, giunse la notizia della repressione dei moti studenteschi a piazza Tienamnen, riunimmo urgentemente la Segreteria Regionale del PCI.
Era l’89, e si guardava con speranza al tentativo di Gorbaciov in Russia per la glasnost e le riforme democratiche.
Non ci era chiarissimo cosa succedeva in Cina, ma certo non faceva bene alla causa socialista nel mondo.
Il PCI nazionale agì nel modo giusto.
Non mi ricordo se il testo del manifesto nazionale ci fu dettato dal Centro, se fu un autogestione..
Di fatto, in poche ore, 2 tipografie ne stamparono una grande quantità e oltre al lavoro del responsabile dell’ organizzazione… un appassionatissimo Enrico Morando si fece il giro di tantissime sezioni.
Nel giro di 48 ore la posizione del PCI era nitida su tutti i muri del Piemonte.
Oggi si teme per le manifestazioni in ricordo ad Hong Kong e Macao..
Segnalo, per chi voglia approfondire, questo fondamentale numero di Limes: “Si scrive Hong Kong ..ma si legge Taiwan” …nei piani del nuovo Mao potrebbe essere per il 2050.
 
 
 
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MAGDA NEGRI

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