Oggi sarò a Roma all'assemblea spontanea del movimento Udi. Le donne si stanno autorganizzando in tutta Italia dopo il blitz al Federico II. Pubblico di seguito il comunicato dell UDI di Napoli:
La politica omissiva e reticente nella promozione dei diritti fondamentali e delle libertà delle donne in Italia riguarda non solo le concessioni dei governi centrali allo "Stato etico", ma anche e pesantemente le politiche locali.
A Napoli, dove circa 100.000 donne del sud diedero vita a194parolexlalibertà, lo stato dei servizi voluti dalle donne è, relativamente alla situazione nazionale, assai più precario ed in parte relegato nella sfera di un volontariato "benefico", non di rado gestito "dall'iniziativa sociale della chiesa cattolica". (…)
Il vuoto del servizio pubblico e la stentata gestione dei servizi relativi alla legge 194 costituiscono il clima di"normale" solitudine, in Campania e a Napoli, nel quale le donne vengono brutalmente usate come oggetto e simbolo della riconferma di un ordine gerarchico che le vuole mute esecutrici.
Lo scontro che vediamo è quello che si è inevitabilmente aperto tra noi donne, ormai certe di diritti e facoltà inalienabili, e chi questi stessi vuole negare e mettere sotto controllo.
La decisione gravissima di irrompere in un reparto dove si pratica l'IVG al II Policlinico di Napoli, con forze di polizia, con motivazioni grossolane, importunando una donna appena operata ed una con gravidanza a rischio, mostra a quale cinismo politico e abuso possa giungere la gestione della cosa pubblica in mano ad un ceto di dirigenti formati ed orientati nella scuola del più scoperto maschilismo in Europa.
Supponiamo e verificheremo l'illegittimità dell'irruzione di lunedì sera e denunciamo socialmente, in attesa di farlo legalmente, che questa sia il risultato più eclatante della messa in discussione dell'autodeterminazione.
Pronunciamo la nostra solidarietà incondizionata e militante ad ogni donna che venga irrisa quando chiede soccorso per difendersi dalle violenze, quando chiede la pillola del giorno dopo, quando chiede giustizia sul posto di lavoro e sempre nelle mille occasioni che nella quotidianità segnano un insopportabile predominio maschile.
Invitiamo tutte al presidio di Piazza Vanvitelli alle ore 17 di giovedì 14 Febbraio, per dire che tra il diritto sancito dalla 194 e l'abuso integralista di questi giorni ci siamo noi.