Venerdì al Circolo dei Lettori di Torino ho partecipato alla presentazione del libro Staminalia – Le cellule etiche e i nemici della ricerca di Armando Masserenti.
I “miracoli” delle cellule staminali adulte e la demonizzazione della ricerca sulle embrionali. ArmandoMassarenti smaschera i falsi argomenti contro la libertà della ricerca e racconta, la sperimentazione oggi più promettente in campo medico. Nuove prospettive in questo settore si aprono in USA con la presidenza di Barak Obama. Ne hanno discusso con l’autore Piergiorgio Strata (Direttore dell’European Brain Institute – Rita Levi Montalcini – Roma). Ha moderato da Pino Zappalà (CentroScienza Onlus). Massarenti è una firma dl domenicale del Sole 24 Ore, filosofo della scienza, docente di filosofia morale. Ha scritto un bel libro in cui con rigorosa pacatezza cerca di uscire dalla logica del tifo fra avversatori e sostenitori delle cellule staminali adulte o embrionali a fini terapeutici.
Ottimo il suo lavoro di coumentazione e la bibliografia scientifica raccolta. Incalzante la sua critica al Governo e al centrosinistra sulla discrezionalità nell’attribuzione dei fondi per la ricerca sulle cellule staminali. Di stringente attualità la sua riflessione sul Ch’ange che Obama ha impresso alla ricerca in usa sulle staminali. Particolare interessante: sia Bush che Obama nel primo discorso di insediamento come Presidenti hanno parlato di questo tema e sul futuro della medicina rigenerativa. In fondo, l’attuale discussione su fine vita e testamento biologico ha radici comuni con la riflessione sulle staminali perché chiede alla discussione pubblica e politica una scelta razionale sull’inizio e fine vita.
L’embrione e il soggetto in coma cerebrale irreversibile senza coscienza: cosa è vita? Consiglio l’ultimo capitolo del libro, intitolato “Verità, democrazia, scienza e valori”. E’ un elogio della tolleranza e della necessità dei moderni di “giustificazione” di ogni autorità politica, scientifica, religiosa intellettuale. Condivido questa affermazione che avrà qualche riflesso sulle mie prossime responsabilità politiche di legislatore. “Dire che l’autorità o in generale i valori hanno bisogno di una giustificazione razionale significa credere che in essi è ancora possibile trovare un solido ancoraggio”. Ben detto!