Che letizia dell’intelletto ieri ascoltare Giuliano Amato, insieme ad Anna Rossomando e alla curatrice del libro, Donatella Stasio, discutere di diritti, della Storia della Corte Costituzionale italiana, dei suoi membri ..della sua giurisdizione.
Amato affascina sempre perché usa la storia per comprendere il presente, con la massima oggettività e pacatezza possibile.
In Polonia e Ungheria i governi hanno limitato i poteri delle Corti.
Il pericolo in Italia ancora non sussiste e se sussistesse sarebbe facile rintuzzarlo.. dato i quorum necessari per votare i giudici costituzionali.
La Corte Costituzionale come istituto esemplare delle Costituzioni liberaldemocratiche.. sovraordinata ai parlamenti e ai governi stessi.. scudo ultimo dei diritti dei cittadini più deboli e di ogni singolo cittadino.
Per questo istituto non amato dai populisti.. dai conservatori e dai radicali illiberali, i diritti non possono soggiacere al principio di maggioranza.. che pur fonda le nostre democrazie.
Ed eccoci all’uscita: Piera Egidi, Pino de Michele, Enzo Macrì ed io.. vecchi amici e compagni sempre “affamati” di cultura politica.. per tenere le reti.. le connessioni fra tanti, anche diversi, di un confronto sullo stato della democrazia nel nostro Paese.
Bellissimi i decori fatti di carta per la Festa dei 18 anni del Circolo dei Lettori.
Cultura e bellezza.. cosa si può volere di più?