Poiché oggi compio 75 anni (numero importante) e poiché tutti i miei amici mi dicono che entrando nella quarta età bisogna meditare su se stessi.. sulla propria vita e riappropriarsi di tutti i molteplici io che siamo stati.. io mi sono riappropriata di me bambina, nel cortile delle case di ringhiera in un quartiere operaio di Novara.
Fantastico quel cortile: mi sembrava immenso e lo ripercorrevo ogni giorno con una bici con le rotelle.
Poi la vita è andata.. con le sue bellezze e le sue difficoltà.
Questi ora sono anni belli, di padronanza e di libertà.
Ma ogni giorno penso agli amici che non ci sono più, raccolgo i loro nomi e cerco di riunire tutte le agende degli anni passati.
Ora sono un po’ sparse.. ma rimedierò.
Li c’è ogni giorno almeno dei miei ultimi 30 anni.
Non mi piacciono i vitalismi di maniera.
Si impone di pensare al tempo che resta.
Linea di condotta: non smentire mai se stessi.. fino all’ultimo.
Allora, per il mio compleanno vi e mi regalo 3 massime – riflessioni che dicono molto del significato della vita per ognuno di noi.
Non è farina del mio sacco.
Sono state selezionate da una mia amica per un recente libro.
Comunque si vola alto.
Facciamo parlare Seneca, Primo Levi e Rita Levi Montalcini.
Dal libro “Scrivere di sé nel quarto tempo della vita” di Paola Madrigali e Marina Farri, 2024 Echos edizioni.
Ibidem
Primo Levi.. sul valore profondo dell’amicizia.
Buona giornata a tutti.
Grazie per tutti gli auguri e le dimostrazioni di vicinanza per il mio compleanno di ieri..
Abbraccio tutti.
È stata una bellissima giornata.