L’ho incontrata qualche volta, perché è una delle poche tassiste donne di Torino, ed è già una signora di una certa età. Età quasi da pensione, potendo.
Salgo a Porta Nuova e chiacchieriamo un po’. Non le piace il Natale; nelle feste preferisce lavorare e sfuggire alla tristezza. L’ha passato sola con sua figlia. Loro due sole…… perché suo marito – mi dice- è morto per un incidente a soli 40 anni e lei da allora non ha permesso più a nessuno di entrare nella sua vita. “Un destino” – mi dice. Quando lei era bambina anche suo padre era morto a 40 anni, per un incidente sul lavoro. Ma loro erano in cinque, tutti da crescere, e aveva provveduto la loro madre, con il suo lavoro senza soste. Confronta la sua vita con quella della madre e si considera fortunata, la tassista. Mi lascia in un’accidentata strada di periferia, troppo buia per trovare il numero civico a colpo sicuro. Borbotta che forse un po’ di luminarie di Natale non sarebbero state inutili lì…….Altro che tutte quelle luci in centro…..
Donne.