Tutto potevamo pensare, le alleanze trasversali tra le vecchie e le nuove strutture terroristiche, l’organizzazione più o meno molecolare di cellule e covi, ma certo appare cosa del tutto nuova questa famelica assunzione da parte dell’ISIS di giovanissimi squilibrati, disperati o appartenenti a famiglie medio borghesi, da indottrinare via web rapidamente e da lanciare in suicidi/omicidi narcisistici nella terra degli infedeli.
Messa così la sfida della de radicalizzazione del controllo preventivo quasi da vicinato è un’azione primaria ma ci sono troppi pesci nel mare e l’odio della cultura jihadista è una forma specifica di scontro di civiltà,
Sono pessimista sulle nostre possibilità di controllo. Ringrazio Papa francesco che sente gli effetti drammatici dello scontro di civiltà e d religione già sperimentati nei secoli e allontana ogni fede e ogni dio da questo gorgo di interessi di Stati, di strumentalizzazioni tra sunniti e sciiti, di strascichi della guerra dell’Occidente nel Medio Oriente in Iraq ecc.
Sono rimasti quei burloni de Il Foglio a voler scherzare col fuoco, ad invocare la critica che Benedetto XVI a Ratisbona mosse all’Islam in quanto tale, insieme ad affilare i file e gli studi universitari per invocare la razionalità dell’Occidente contro la barbarie dell’Islam, distogliendo lo sguardo dalle decine di migliaia di vittime musulmane che le Jihad e DAESH hanno trucidato.