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Torino, migliaia di donne in corteo – La Stampa

By 09/03/2008Politica

Sono più di 8.000 le persone che hanno partecipato a Torino alla manifestazione unitaria organizzata per il centenario dell’8 marzo. Il corteo è stato aperto dallo striscione "Le donne per l’autodeterminazione" che fa riferimento al tema dominante, quello della battaglia per la laicità e la salvaguardia della legge 194.

Numerosi i bambini e significativa la partecipazione degli uomini. È stata anche consistente la presenza dei giovani dei centri sociali, che hanno sfilato dietro allo striscione "Tra la festa e il rito scegliamo la lotta". Scarsa, invece, la rappresentanza di politici: Magda Negri, candidata nella lista Pd de Piemonte1, Marilde Provera, candidata con la Sinistra Arcobaleno, l’assessore regionale alla Sanità, Eleonora Artesio.
Il numero dei partecipanti è cresciuto progressivamente. Il corteo, che è partito da piazza Vittorio Veneto, è sfilato per le vie del centro fino in piazza Castello, dove si è svolto un sit-in.

La manifestazione si è chiusa in piazza Castello nell’entusiasmo delle organizzatrici. Per alcuna si è trattato di una sorta di rinascita del movimento femminista in città. «Sicuramente questa per molte ragazze giovani è stata la prima festa dell’ 8 marzo politica – ha detto Marilla Baccassino, dell’ Udi, Unione Donne Italiane – una manifestazione per "proteggere" diritti acquisiti come la legge 194, ancora più che per chiedere diritti nuovi. Anche se nei prossimi anni ci saranno molte donne straniere, che nel frattempo saranno diventate cittadine italiane, che avranno bisogno di vedere anche loro riconosciuti i loro diritti». Molti e diversi gli slogan della manifestazione, presenziata, tra l’altro da un pool di poliziotte donne, da quelli più duri, lanciati dai gruppi vicini ai centri sociali, come "Papa Razzi fatti i fatti tuoi che al nostro corpo ci pensiamo noi", "L’ abbiamo conquistato e va garantito aborto libero e assistito", "Per ogni donna stuprata e offesa solidarietà, autodifesa", "Della parità non ci accontentiamo cambiare la vita è quello che vogliamo".

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MAGDA NEGRI

www.magdanegri.it

IL MIO PARTITO