Ho letto molti post di diverso orientamento sull’ Assemblea del Pd e l’ho ascoltata in parte su radio Radicale.
Non sono tanto allarmata, come alcuni delicatissimi amici e compagni.
Del tutto naturale che i delegati insorgano alla proposta, pur unitaria, di cambiare l’odg su cui sono stati convocati.
Sono gente normale, non eserciti di ventura.
Il congresso va fatto rapidamente, ma ben preparato con una discussione che pure è cominciata, sia pure disordinatamente.
Non capisco i seminatori di frette e di vendette..I dirigenti o ex segretari regionali che si mettono a raccogliere firme tra i delegati.
Da dirigenti a tifosi da curva sud.
Renzi dovrebbe avere più fiducia in Martina, che ha personalmente scelto come segretari reggente, e mi sembrava normale attribuirgli i poteri che anni fa l’Assemblea diede a Franceschini dopo le dimissioni di Veltroni.
C’ é una evidente e normale crisi del gruppo dirigente nazionale dopo tante sconfitte…ma questo è normale materia politica per ogni partito.
Non è invece assolutamente normale l’irresponsabile serenità con cui dirigenti di diverso orientamento alludono a possibili reciproche separazioni in un imminente futuro.
Con queste ipoteche non si fa nessun Congresso.
Si fa a botte.