Adesso sono arrivati quasi tutti.
Turismo strettamente famigliare, le terze generazioni di chi emigrò negli anni ‘60..
I nipoti hanno accenti emiliani o lombardi.
Penso che nelle ore di educazione civica si dovrebbe dedicare una specifica attenzione all’enorme fenomeno dell’emigrazione italiana.. dalla metà dell’800 in poi.. in tutto il mondo.
Forse paragonabile solo agli irlandesi.
Ma con numeri maggiori.
I nostri ventenni capirebbero molto di più delle nostre radici.
Potrebbero persino esserne orgogliosi.