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Una gara sulla vita di Eluana

Credo che le dichiarazioni dell'amico, senatore Stefano Ceccanti siano abbastanza argomentate e chiare  da far capire quanto impropria sia a questo punto la strumentalizzazione politica di questa tragica vicenda umana.

ELUANA: CECCANTI, CON SENTENZA DEFINITIVA IMPOSSIBILE DECRETO

 "In queste ore sembra esservi una gara a presentare alla Presidenza della Repubblica le richieste piu' infondate". Lo dichiara il senatore del Pd Stefano Ceccanti che spiega: "Da una parte Antonio Di Pietro, in un crescendo polemico del tutto smisurato, chiede al Presidente di intervenire in via preventiva su decisioni che il Parlamento deve ancora assumere e che per di piu' sono in uno stadio ancora iniziale, ben oltre i limiti che la Costituzione prevede per i poteri presidenziali di esortazione e di rinvio delle leggi.

Dall'altra – continua il senatore del Pd – alcuni settori della maggioranza e del Governo, nonostante i ripetuti inviti della Presidenza della Repubblica nei confronti del Parlamento a intervenire sul testamento biologico perche' con legge ci si faccia carico di un equilibrio ragionevole tra diritti e punti di vista, tendono subdolamente a far intendere che solo per responsabilita' presidenziale non sarebbe emanato un decreto legge sul caso Englaro. Decreto che il Governo non credo osera' davvero proporre perche' e' perfettamente a conoscenza della sua manifesta incostituzionalita'.

Esso infatti, oltre a entrare a gamba tesa in una materia che, anche per merito delle sollecitazioni del Presidente, e' gia' incardinata in uno stadio avanzato all'esame del Senato, non potrebbe essere emanato per due motivi: non e' mai possibile contro una sentenza definitiva e in questo caso contro una modalita' di esecuzione che sembra al di fuori delle strutture del servizio sanitario nazionale. L'eventuale decreto dovrebbe addirittura essere scritto nel senso di dire che neanche in un ambito privato si dovrebbe dare esecuzione ad una sentenza.

Un assurdo logico prima che costituzionale. Sarebbe quindi bene – conclude Ceccanti – che questa gara finisse e che ognuno tornasse al senso della misura".

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MAGDA NEGRI

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