Damasco è caduta, Assad è in fuga, forse in Russia, forse a Teheran.
Si chiude il lungo inverno di sangue siriano e incomincia una primavera di libertà e autodeterminazione tra le tante etnie di quel tormentato Paese.. a noi vicinissimo?
Azzardato dirlo.
La biografia del capo dei vincitori, arabo/giordano, non siriano, già affiliato ad al Queda e a Bin Laden.. autorizza i peggiori sospetti.
Dicono di voler importare la sharia e nel contempo di essere moderati.
Come si compone tutto questo?
Erdogan sembra essere il gran regista dell’operazione e si propone ora come supermediatore.
Israele teme l’apertura di un altro fronte di guerra.
Il Medio Oriente è un enigma, un puzzle di conflitti religiosi e territoriali ingovernabile.
E la Russia accetterà di essere estromessa dalle sue 2 basi del Mediterraneo?
Pensieri poco natalizi.. ma è doveroso non sottrarsi alla realtà.