Riformista – Veltroni non cede sulle class action
«È essenziale che il nostro gruppo parlamentare impieghi tutta la sua forza nel difendere il risultato acquisito: entro il 31 dicembre, anche in Italia, deve essere in vigore una legge che consente l'azione collettiva o di categoria». Soprattutto, è compito del Partito democratico iscrivere tra le sue priorità «la tutela dei consumatori, dei risparmiatori e degli utenti».
In una lettera al Sole24Ore il segretario del Pd Walter Veltroni ha preso a prestito il tema infuocato della class action per dire una parola chiara sulle priorità per il paese dal punto di vista del suo partito. E fa piacereconstatare che l'agenda del Pd si mostri in perfetta continuità, in questosenso, con la filosofia di alcuni dei migliori provvedimenti del governo Prodi, con le cosiddette lenzuolate Bersani.
L'incipit di quelle leggi aveva fatto parlare il Corriere della Sera di una rivoluzione culturale perché finalmente un partito di sinistra si assumeva la responsabilità di mettere al centro dell'agenda politica il cittadino-consumatore. Qualcuno, molto
superficialmente, ha commentato in seguito che quei decreti non toccavano i poteri forti. Le guerre in Parlamento e nelle piazze da parte di corporazioni e categorie (tassisti e farmacisti sono soltanto la punta dell'iceberg) ma soprattutto gli stravolgimenti di alcune norme intervenuti purtroppo durante i passaggi parlamentari (si pensi a quelle che riguardano
il sistema bancario) dimostrano esattamente il contrario. La class action èun nuovo, importante capitolo di quella grande azione riformatrice. E il fatto che Veltroni l'abbia difesa, soprattutto dopo le violentissime reazioni di Confindustria o dell'Ania, e lo abbia fatto proprio sul giornale di viale dell'Astronomia, è un segnale fondamentale.