Al Gruppo del Pd del Senato è cambiato positivamente il metodo di lavoro. Dopo la votazione sul decreto sull’Ordine pubblico, abbiamo tenuto una discussione sugli emendamenti da presentare in Commissione Bilancio, Finanze e Affari Costituzionali sul disegno di legge delega sul federalismo fiscale di Calderoni. Ci si orienta al Gruppo verso il voto di astensione. Sono stati infatti accettati dalla maggioranza alcuni nostri punti fondamentali: 1) la certezza del finanziamento  per le funzioni di Comuni e Province 2) Per il trasporto pubblico locale è stato assunto come principio il livello essenziale nella prestazione 3) E’ stato fissato il termine di 12 mesi per l’emanazione del primo decreto attuativo. Insomma ci si sta avvicinando al testo del Governo Prodi firmato da Padoa Schioppa, Lanzillotta. La prossima settimana il disegno di legge sarà incardinato al Senato. Molto importante è stata la discussione che è seguita nella Biblioteca del Senato al Palazzo della Minerva  con molti deputati e senatori per discutere della riformulazione dei molti Ddl presentati dal Pd sul testamento biologico. Il più essenziale  è di Veronesi. Abbiamo ragionato di una ipotesi di mediazione sul punto più controverso: come formulare la Dichiarazione anticipata di volontà. Ipotesi che potrebbero diventare emendamenti al testo del Governo in discussione a fine mese in Senato.
Ma c’è anche un  piccolo giallo. Il Comitato unitario di 6 persone nominato a settembre   non aveva visto il testo finale, dove si è sentita la mediazione in parte positiva della componente cattolica. In via di principio la idratazione e l’alimentazione forzata dovrebbero sempre essere assicurate dallo Stato  e se il singolo vuole rinunciare deve fare una dichiarazione di rinuncia, insieme da altre complesse tipologie di interventi che il singolo deve valutare dal notatio. Il meccanismo mi pare complesso: ci dovremo lavorare nelle prossime settimane.